Vista, udito e rimpianto
27/02/2023 Audioscrivere

Vista, udito e rimpianto

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Quindi che cosa fa Carver con “Le dita del piede”? Prende un dettaglio della sua vita e ci svela un Universo, ci svela il suo mondo.

Voi avete ascoltato la poesia e avete ben compreso come attraverso le dita del piede lui riviva la sua vita, il momento in cui quelle le dita funzionavano ancora e lo accompagnavano a ballare, quindi ricorda la sua gioventù, quando era ancora nel pieno della sua efficienza fisica; quando alla fine ci parla del corsetto sbottonato, di un lieve tocco, del suono della voce, un tocco sulla nuca, sta evocando chiaramente dei momenti di intimità che ha vissuto con una donna.

Quindi quelle dita del piede che lui oggi guarda gli ricordano chi è stato, che cosa ha fatto, gli evocano i momenti di felicità ma anche la tristezza: da un lato il rimpianto per quello che non c’è più e dall’altro il dolore per quello che sta vivendo. Ma lui lo accetta perché lo scrittore, ragazzi, dev’essere integro, lo scrittore è una persona che ha accettato la sua ombra, che è centrato, che sta dentro di sé e che riesce a fare addirittura di questi piccoli particolari – anche negativi – un momento di svelamento della sua vita, quindi a dare importanza a tutto.

Questo voglio da voi, che prendiate un elemento, un dettaglio, magari ciò che è emerso dal brainstorming oppure dall’haiku che vi ho fatto fare in precedenza e quindi facendo un bel respiro con gli occhi chiusi, andando dentro, inspirando dal naso per tre volte ed espirando dalla bocca, centrandovi nel silenzio, andando nel profondo, nel cuore – sede della coscienza –, io vorrei che emergesse un dettaglio della vostra vita, un oggetto, una persona, una sensazione, e che voi guardiate questo oggetto, questa idea, utilizzando almeno la vista e l’udito.

Quindi non pensate alle parole da trovare; voi dovete guardare con gli occhi e sentire con le orecchie come se l’oggetto avesse un suono. Sentite che suono ha e poi associate a questo oggetto, dopo che l’avete guardato e ascoltato, un’idea di rimpianto – ah, che cosa ho fatto io con questo oggetto nella mia vita! Ah, cosa non posso più fare con questo oggetto! – ipotizzando di vivere un rimpianto per un motivo ics o perché avete perso questo oggetto o perché nel frattempo siete invecchiati.

Dovete evocare il rimpianto e dovete scrivermi alla mia mail scritturaespressiva@elenaleoni.com e farmi leggere il vostro elaborato.

Non pensate alle parole! Fatemi vedere le immagini!