Sei proprio sicuro che non ne valga la pena?
18/05/2023 News

Sei proprio sicuro che non ne valga la pena?

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Lo scrittore, ragazzi, deve essere una persona luminosa, è colui che vive della sua luce, irradia la sua luce, ha scoperto il suo interno, sa stare nel suo interno, e da lì dona se stesso, dona il suo amore. Lo scrittore non è colui che si aspetta che gli altri si comportino in un certo modo, non è colui che va elemosinando amore o attenzioni dagli altri.

E quindi, ciao! Siete con Elena Leoni e oggi lo spunto per questa riflessione me l’ha dato il barista.

C’è un bar dove io vado ogni tanto a prendermi un caffè macchiato con il latte di soia e mi piace guardare l’immagine che si forma del latte nel caffè e oggi mi è sembrato di vedere questa figura di una bambina e mi è piaciuto pensare che fosse la mia bambina interiore con cui io mi sono riconciliata e che amo tanto.

Il barista mi ha detto sai, Elena, io prima le facevo sempre le figure con il latte però a un certo punto un giorno una signora ci è rimasta male e mi ha detto ‘Ma non ti vergogni? Potrei essere tua madre!’ E io sono rimasto di stucco e da allora non le ho fatte più perché ho pensato che non ne vale la pena.

Ecco, ragazzi, niente di più sbagliato!

Infatti gliel’ho detto al mio amico barista! Ne vale sempre la pena, soprattutto quando noi incontriamo persone che non ci apprezzano, che non ci capiscono, perché è evidente che questa povera signora abbia il cuore chiuso e non ci possiamo fare nulla, possiamo solo auspicare che lo apra, che abbia un risveglio!

Ma tu che sei tanto bravo - ho detto al mio barista - che sei un ragazzo così gentile devi continuare, e anzi devi prendere spunto, noi dobbiamo prendere spunto dalle contrarietà che ci accadono nella vita, sono delle benedizioni perché ci riportano a noi: ci cade il velo di Maya, quel velo dell’illusione che noi abbiamo, ahimè, e apriamo gli occhi, e torniamo alla nostra Verità, perché, ragazzi, mica ci siamo incarnati perché ci andasse tutto bene, ci siamo incarnati proprio per evolverci e ci evolviamo attraverso gli ostacoli!

Quindi tutte le volte che una signora o qualcuno non apprezzerà il cuoricino che tu fai nel caffè - dicevo al mio amico - tu dovrai capire, tornare a te stesso, capire quello che hai capito questa volta e cioè che sei un ragazzo gentile, continuare a fare cuoricini, continuare a far splendere la tua luce, e non fa niente se la signora o altre signore non apprezzeranno, perché continuando a vibrare con le tue energie tu attrarrai i tuoi simili, attrarrai chi apprezza i tuoi cuoricini e soprattutto ti evolverai e sarai più felice.

Il nostro obiettivo come esseri umani e come scrittori è essere nel nostro centro, trovare la nostra felicità, trovare la nostra luce e non curarci di quello che pensano gli altri, non fermarci, non demoralizzarci se non siamo apprezzati o capiti perché questo fa parte del gioco della vita.

Tutto chiaro, ragazzi? E quindi, forza, svegliamoci!